Cosa sono ?
Gli Oligoelementi sono sostanze semplici che sono presenti in piccolissime quantità ( oligo dal greco oligos che significa piccolo ), facenti parte di tutta la materia vivente, sia che essa sia umana, animale, vegetale, ecc.
Senza gli oligoelementi non esisterebbe nessuna forma vivente perché da essi dipende la struttura del corpo e tutti quei processi chimici indispensabili alla vita.
La tavola del sistema periodico del chimico russo Dimitrij Mendeleev, risalente alla seconda metà del 1800, ne classificò ben 118, di cui 92 presenti in natura mentre i restanti vennero sintetizzati artificialmente.
Oligoelementi del corpo umano
Distinguiamo :
Elementi plastici o strutturali : sono i mattoni dell’organismo dai quali originano importanti macromolecole, come le strutture cellulari cioè glucidi, lipidi, aminoacidi e acidi nucleici ( DNA e RNA ); sono Carbonio – Ossigeno – Azoto – Idrogeno.
Elementi maggiori o macroelementi : si trovano sotto forma di elettroliti, ossidi e sali minerali con funzione di sostegno ( es. citoscheletro ) e di trasmissione degli impulsi nervosi, di contrazione muscolare, di permeabilità di membrana, della viscosità plasmatica ecc.; sono Sodio – Potassio – Calcio – Fosforo – Fluoro – Magnesio – Silicio – Zolfo.
Elementi traccia : rappresentano solo l’1%.
I primi 2 gruppi rappresentano il 99% degli elementi presenti nel corpo umano.
Gli oligoelementi si trovano a costituire ormoni che svolgono ruoli fondamentali per il nostro organismo; vediamone alcuni :
- Cobalto presente nella vitamina B12
- Ferro presente nell’emoglobina
- Iodio presente negli ormoni tiroidei
- Zinco presente negli ormoni ipotalamici, pancreatici e gonadici.
Conseguenze di una carenza di un oligoelemento
Gli oligoelementi vanno introdotti con l’alimentazione, in quanto è il cibo che li assorbe direttamente dal terreno.
Si potrebbe aprire una parentesi sull’uso e sulle conseguenze dei pesticidi in agricoltura e si potrebbe continuare parlando dell’impoverimento nutrizionale dei cibi, dal punto di vista qualitativo ( per non parlare dei cibi industriali, degli additivi alimentari ecc. ).
Per questi ed altri motivi, tutti noi spesso siamo obbligati ad integrare l’alimentazione con integratori alimentari ( porre sempre attenzione alle marche, preferendo quelli più naturali senza troppa chimica di sintesi ), facendo dei cicli di assunzione e a volte anche esami periodici di controllo.
Una carenza di un oligoelemento provocherà un deficit enzimatico, che creerà uno squilibrio metabolico, al quale seguirà un’alterazione funzionale, che porterà ad una malattia organica.
Tutto questo avverrà nel tempo e le cellule saranno le prime a risponderne; poi seguiranno i tessuti, poi un organo, un sistema o apparato ed infine si arriverà all’intero organismo.
Gli Oligoelementi servono non solo per curare ma possono essere utilizzati a fini preventivi e contemporaneamente ad altri rimedi e farmaci.
Cenni storici
Avete presente l’utilizzo dei braccialetti in Rame che vengono ancor oggi indossati ?
Pensate che il loro utilizzo risale al 6000 a.C.; venivano utilizzati per prevenire infezioni e trattare i reumatismi.
Dei sacerdoti di quel tempo, per guarire le bronchiti, facevano indossare placche d’oro con inciso il sole; questo perché l’oro era considerato il metallo che, grazie al suo colore meglio rappresentava il Sole, considerato benefico per l’apparato respiratorio.
Nel 1200 il monaco Basilio Valentino, che studiò i lavori dell’alchimista Arnaldo di Villanova, prescriveva pezzi di spugna marina arrostita sulla griglia, alle persone affette da gozzo le quali guarivano.
Solo nel 1800 grazie al medico svizzero Coindet si scoprì che era lo Iodio presente nelle spugne ad essere determinante alla guarigione.
Nel 1500 Paracelso, medico, astrologo e alchimista, studiò i metalli e fu il primo a raccomandare il loro uso, per curare le malattie.
Nel 1800 vennero scoperte tracce di Manganese inizialmente nelle ceneri di sostanze vegetali, poi nei capelli e nelle ossa; in seguito vennero trovati altri Elementi nel regno animale e vegetale.
Nel 1894 il biologo e chimico francese Gabriel Bertrand individuò il ruolo del Manganese e comprese che questi elementi svolgevano compiti importanti, compresa la formazione enzimatica.
Fu proprio Bertrand che diede loro il nome di Oligoelementi e che portò molti lavori scientifici.
Circa vent’anni dopo due medici francesi li utilizzarono sui loro pazienti, dando vita alla Oligoterapia Biocatalitica; il Dott.Sutter, allievo di Bertrand fu il primo ad applicare tale terapie.
Verso gli anni ’30, Jacques Ménétrier, medico e studioso francese, approfondì gli studi di Bertrand e di Sutter, dando il via alla terapia con l’uso dei metalli.
Ebbe il grande merito di intuire che c’erano corrispondenze tra condizioni psico-fisiche, squilibri funzionali e alterazioni biochimiche.
Dopo circa 40 anni di ricerche scientifiche che raccolse nel suo libro “La Médecine des fonctions” ( la Medicina delle funzioni ), si può certamente dire che questo testo rappresenta la base dell’Oligoterapia.
RACCOMANDAZIONI
Gli Oligoelementi sono utili per la salute preventiva, curativa e possono essere assunti in contemporanea ad altri rimedi e farmaci.
Nel mio caso studiando Naturopatia, sono in grado di auto-prescrivermi gli oligoelementi a me utili.
Personalmente gli oligoelementi che utilizzo, sono in fialette quindi in forma liquida e non vanno diluiti; vanno assunti a digiuno o 30 minuti prima di mangiare e comunque per via sub-linguale ( trattenendo l’oligoelemento per 1 minuto sotto la lingua ), perché questa modalità garantisce un assorbimento ottimale e veloce.
Anche per gli Oligoelementi, come per i Fiori di Bach, i Fitoterapici e gli altri rimedi Olistici che troverete su questo sito, non ci si può improvvisare ma occorre farsi sempre consigliare e seguire da un naturopata o altra figura esperta in merito.
Il riequilibrio naturopatico, quindi la terapia naturopatica, tiene sempre conto dell’aspetto fisico, psico-emozionale, spirituale ed energetico della persona che con la sua unicità é unica ed irripetibile.