Bach nasceva il 24 settembre del 1836 a Moseley, Inghilterra. Fin da bambino era sensibilissimo e diceva di voler diventare un medico; così nel 1912 si laureò in Medicina, con specializzazione in batteriologia e in seguito si avvicinò all’Omeopatia (dopo la lettura dei testi di Hahnemann).
Dopo la morte della giovane moglie, Bach si ammalò di un tumore alla milza; prognosi 3 mesi di vita. Invece di mollare tutto, si dedicò sempre più al suo lavoro, con l’intento di trovare cure che armonizzassero la persona a livello fisico, mentale, spirituale ed energetico.
Bach guarì dal tumore alla milza e per tale motivo si dedicò sempre più alla preparazione di rimedi omeopatici, energetico-vibrazionali, spagirici; era sempre più convinto di quanto lo stato d’animo fosse importante ai fini della guarigione.
Anni passati tra ricerche nel suo laboratorio, dove portava le erbe spontanee che raccoglieva nelle campagne del Galles. Bach voleva arrivare a creare rimedi floreali sempre più puri; era attirato dallo studio dei fiori e delle piante perché considerati come espressione della massima forza vitale.
Inizialmente sperimentò su di sé l’Impatiens o Non mi toccare, il Mimulus o Mimmolo e Clematis o Clematide Vitalba.
Bach fece una grande scoperta e così decise di abbandonare fama e successo, bruciò i suoi lavori scientifici e il suo passato, trasferendosi in Galles nel 1930.
Venne criticato dai colleghi medici, si tolse dall’ordine dei medici, proseguì i suoi studi, forte di ciò che aveva scoperto. Si fece chiamare l’Erborista.
Selezionò 38 tra fiori e piante e pubblicò 2 libri: “I 12 guaritori” e “Guarisci te stesso”, dove descrive la sua nuova concezione di Salute e Malattia e le proprietà di ciascun fiore.
Bach morì nel sonno nel 1936 nella sua casa di Mount Vermon in Gran Bretagna; a Sotwel ancora oggi opera il Centro di Bach, che raccoglie e prepara i fiori di Bach, secondo i rigorosi metodi.
Prima di morire Bach bruciò quasi tutti i suoi appunti e si fece promettere dai suoi amici e collaboratori, Nora Weeks e Victor Bullen, che avrebbero fatto di tutto per mantenere i suoi valori.
A tal proposito Bach scrisse: “Il nostro lavoro consiste nell’aderire costantemente alla semplicità e alla purezza di questo metodo di guarigione”.
Possiamo certamente dire che i 38 Fiori rappresentano un Dono della Natura quindi sono da considerare Patrimonio Universale per tutti noi.
La Segnatura dei Fiori e delle Piante
Bach affinò sempre più la sua innata sensibilità tanto da riuscire a comunicare con i fiori e le piante, una comunicazione energetica, percettiva e sensitiva, fatta anche di osservazione.
Ma cosa osservava Bach ?
Osservava la Segnatura di piante e fiori, che è una teoria medica di origine medievale che insegna come dall’aspetto e dal comportamento dei fiori e delle piante, si possano anche capire i caratteri e gli squilibri fisici e psico-emozionali che si possono riequilibrare.
Bach era un medico che sapeva unire scientificità, aprendosi e utilizzando anche la sua innata sensibilità e percezione, che in lui abbondavano.
Quindi osservava: il comportamento del fiore o della pianta cioè se cresceva all’ombra o al sole, vicino o lontano da altri vegetali, la forma dello stelo cioè verso l’alto o ripiegata verso il terreno, il fogliame con la sua forma e il suo colore, se le foglie avevano spine o peli, la grandezza del tronco dell’albero e se cresceva verticalmente o si curvava, etc.
Per farvi due esempi: le foglie che hanno peluria denotano una pianta molto sensibile, un albero che cresce isolato da altri denota una forte individualità e si potrebbe continuare all’infinito.
Rimedi floreali vibrazionali
I Fiori di Bach sono quindi dei rimedi floreali vibrazionali (ottenuti con rigorosi metodi, metodo sole o bollitura, oltre che a particolari condizioni climatiche e di raccolta).
Non contengono chimica di sintesi e questo è molto importante perché fa comprendere che possono essere assunti anche in concomitanza con la terapia farmacologica.
Non contengono chimica di sintesi ma frequenze vibrazionali che interagiscono con le frequenze del nostro organismo, andando a riequilibrare dove serve.
Non bisogna temere perché dovete sapere, che la Natura è intelligente e agisce sempre per il nostro bene.
I Fiori di Bach agiscono come MODULATORI DI FREQUENZA D’ONDA, in base al “Principio di Risonanza” che è un processo che TRASFERISCE ENERGIA TRA DUE SISTEMI cioè tra il “sistema sorgente” e il “sistema risonatore”.
Essendo rimedi floreali vibrazionali è importante conservarli lontano da onde elettromagnetiche, quindi non vicino alla vii-fii, ai cellulari, al pc, alla tv etc. Io li conservo in un angolo della mia libreria.
Quali disturbi riequilibrano ?
Con i 38 Fiori di Bach si possono creare una infinità di rimedi vibrazionali, combinando più frequenze, fino ad una massimo di 5 fiori, purché abbiano sinergia tra loro, altrimenti un fiore può ridurre il beneficio di un altro fiore (inizialmente meglio farsi consigliare da un Naturopata).
Combinando più frequenze, si riescono a trattare moltissimi disturbi sia di origine psico-emozionale, sia fisici che energetici; una infinità.
E’ bene anche ricordare come in questi ultimi anni, sempre più persone, giovani compresi, ricorrono a farmaci potenti, (quasi fossero caramelle), per banali problematiche; in questi casi bisognerebbe subito iniziare a riequilibrare con i Fiori, in quanto non contenendo chimica, non intossicano il nostro organismo e non ci si abitua a certe molecole.
Personalmente li ho consigliati e preparati, per riequilibrare e/o risolvere: insonnia, tachicardia, attacchi di panico, ansia e ansia da abbandono, depressione, stanchezza cronica e mentale, per lo studio, disturbi gastrici, disturbi circolatori, acne, eczemi, prevenzione allergie e allergie avanzate, prurito da intossicazione epatica, rigidità al rachide cervicale, dolori al rachide dorso-lombare, plegia.
Si possono assumere a tutte le età, anche in concomitanza di altre terapie e sono adatti anche a neonati, lattanti e ai nostri amici pelosini; unica accortezza è quella di sostituire le poche gocce di Vecchia Romagna o Brandy con gocce di Aceto di Mele. Per le varie diluizioni e scelta dei Fiori, farsi consigliare da un Naturopata.
Voi direte il Brandy o Vecchia Romagna? Perché? Perché il loro grado alcolico mantiene inalterate le frequenze dei fiori per moltissimo tempo; ricordatevi di tenerli lontani da fonti elettromagnetiche, come vi ho scritto sopra, altrimenti si annullano le informazioni dei Fiori.
I 7 gruppi principali
Bach scoprì che ciascuno di noi, a livello caratteriale, psico-emozionale, possiede principalmente le caratteristiche di 2 fiori che in lui sono prevalenti, perché ereditati dai genitori oppure da un genitore e un nonno/a.
A proposito ….. Bach era un Impatiens, di poche parole ma con una grande Mente superveloce ed essenziale.
Dopo anni di studi e ricerche riuscì a suddividerli in 7 gruppi principali :
1 . Gruppo dell’ipersensibilità alle influenze altrui : Agrimony – Centaury – Holly – Walnut.
2 . Gruppo dell’incertezza : Cerato – Gentian – Gorse – Hornbeam – Scleranthus – Wild Oat.
3 . Gruppo dell’insufficiente interesse per il presente : Chestnut Bud – Clematis – Honeysuckle – Mustard – Olive – White Chestnut – Wild Rose.
4 . Gruppo dello scoraggiamento : Crab Apple – Elm – Larch – Oak – Pine – Star of Bethlehem – Sweet Chestnut – Willow.
5 . Gruppo degli eccessi : Beech – Chicory – Rock Water – Vervain – Vine.
6 . Gruppo della solitudine : Heather – Impatiens – Water Violet.
7 . Gruppo della paura : Aspen – Cherry Plum – Mimulus – Red Chestnut – Rock Rose.
Nel frattempo leggi i miei articoli sui Fiori di Bach che appartengono al primo gruppo e che sono : Agrimony o Agrimonia … Centaury o Centaurea minore … Holly o Caprifoglio … Walnut o Noce
In questo periodo della tua vita, in quale gruppo di Fiori ti percepisci e riconosci ?