Vita di Lao Tzu o Laozi
Lao Tzu o Laozi o Chuang Tzu visse alla fine del 500 a.C. Nacque in un villaggio nel distretto di Li, provincia di Ku, nel Regno di Ch’un, territorio odierno Honan della Cina orientale, a sud di Pechino. Probabilmente il suo vero nome era Dan o Er.
Si seppe di lui grazie alle “Memorie di uno storico”, scritto da Sima Qian nel I sec. a.C.; fu quindi contemporaneo di Confucio. Si sposò ed ebbe un figlio di nome Zong che divenne un soldato.
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Scelse di condurre una vita umile disprezzando gli onori. Il re di uno Stato potente gli offrì una carica di Ministro ma all’inviato del re Lao Tzu rispose : “Preferirei rotolarmi con gioia in un letamaio che vedere il sovrano di un regno mettermi il giogo addosso. Non accetterò mai cariche ufficiali perché voglio vivere liberamente a mio capriccio”.
Bisogna ricordare che Lao Tzu era per la semplicità, umiltà, spontaneità, da applicare in tutte le cose; ripudiava la guerra, le tassazioni e le severe leggi esistenti.
Fu archivista nella Biblioteca Imperiale della Dinastia Zhou (1122-256 a.C.), dove scoprì le opere letterarie dell’ Imperatore Giallo ma abbandonò il suo incarico, quando la Corte cominciò a decadere. All’età di circa 80 anni se ne andò verso Ovest per vivere da eremita, insofferente del degrado morale e del declino del Regno.
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Quando arrivò al passo di Han-Ku, il guardiano Yin Hsi gli chiese di scrivere un libro per lui; ma Lao Tzu gli rispose che le sue dottrine erano scritte nel libro “Tao the Ching o Canone dell’Imperatore Giallo”, opera da interpretare come analogia, dove il Monarca allude all’io e i cittadini dell’Impero alludono ai desideri ed emozioni del corpo. Lao Tzu in seguito ripartì insieme al guardiano Yin Hsi, che divenne un suo fedele discepolo. Poi non se ne seppe più nulla; altri dissero che se ne andò in India.
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Lao Tzu non volle mai aprire una Scuola ma ebbe comunque studenti e discepoli; lo stesso Confucio lo conobbe e parlò con lui.
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Genere letterario di Lao Tzu
Sembra scrisse solo 7 libri. Il suo genere letterario era quello di moltiplicare le domande senza dare risposte, fino a giungere ad una domanda fondamentale che invitava ad andare oltre le questioni.
Il più importante testo taoista scritto da Lao Tzu
Nel Tao the Ching o Canone dell’ Imperatore Giallo, si parla di uno dei principi più importanti del taoismo e cioè il Wu Wei o principio di non azione che non aveva significato di passività ma significava porre attenzione costante al mondo circostante, al fine di non interferire con la fluidità spontanea degli eventi naturali della vita.
Frasi famose
Quando gli chiesero la soluzione al problema felicità lui rispose : “Eliminando i desideri e lasciando che il Tao entri e ci pervada, la vita supererà le distinzioni tra buono e cattivo. Ogni attività verrà dal Tao e l’uomo diventerà un tutt’uno col Mondo”.
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“Più si emanano leggi e decreti, più ci saranno ladri e predoni”.
“Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”.
“Nel mondo nulla è morbido e debole quanto l’Acqua, ma nel lavorare il solido e il forte, nulla è in grado di superarla”.
Curiosità : Durante la Dinastia Han, nel 142 a.C. nacque la Religione Taoista anche a seguito di un’apparizione di Lao Tzu ad un certo Chang Ling il quale, per tale motivo, divenne il primo dei Maestri Celesti, la cui stirpe si protrarrà fino ad arrivare a tutt’oggi.